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Anonimo XVIII sec.| Madonna – dipinto olio su tela

Questa Madonna Addolorata dall’ intenso coinvolgimento emotivo sottolineato da una perla di lacrima che scende sul viso, è anche  testimonianza rilevante del dipinto originale del Guercino del quale si son perse le tracce dalla metà del XIXsec. Operta settecentesca reintelata e inserita in cornice scolpita e dorata ma di datazione posteriore.

Misure esterne con cornice: 72x84cm ca.

” ….L’Addolorata originale del Guercino si trovava a Parma nella collezione Dalla Rosa-Prati e appare nell’elenco, siglato nel 1843 da Paolo Toschi, delle opere che i marchesi desideravano vendere alla R. Pinacoteca. Nella lista occupa l’ultima voce e fu offerta al posto di un quadro d’altare di Girolamo Mazzola (malamente restaurato) stimato 6000 franchi, che inizialmente era stato proposto in vendita e che nelle successive trattative venne ritirato e sostituito con la tela del Guercino, di valore inferiore, solo 3000, ma che poteva essere di particolare interesse per il museo che “non ha che cose mediocre” di quel maestro. La collezione venne poi acquistata nel 1851, ma quest’opera del Guercino non risulta fra i dipinti passati al museo, bensì entrò quasi subito fra i beni del Guardamobile e dovette poco dopo scomparire “rubata dal Governo Parmense” (Inventario… 1851).

Tuttavia l’immagine guercinesca  ci è nota tramite un’incisione di Angelo Rossena, impressa nella Calcografia Toschi (Fon. Parmense n. 1864, Biblioteca Palatina), tratta nel 1836 dall’originale presso la famiglia Dalla Rosa-Prati e la stessa stampa fu esposta alla mostra del 1947 “quadro del Guercino asportato dal palazzo ducale di Parma nel 1859” (Lombardi 1947, p. 17). Probabilmente l’immagine devozionale del Guercino era molto ammirata e se ne conosce una versione ottocentesca  del Bissoli il quale seppe con sufficiente diligenza rispettarne le proporzioni e gli effetti chiaroscurali, servendosi della stampa, ma potendo, tramite il Toschi, forse accedere anche all’originale. A Roma, in una collezione privata si conserva una tela con la stessa iconografia, ritenuta dai più una copia dal Guercino, la cui opera autografa non è stata ancora rintracciata (Cantalamessa 1914, p. 217, f. 3; Salerno 1988, n. 352, p. 408). Nel 1877 un dipinto con la stessa immagine venne presentato all’Accademia per un giudizio e si pensò che fosse l’opera trafugata. Successive indagini precisarono invece che l’Addolorata, simile a quella dei Dalla Rosa, proveniva dalla collezione dei conti Baiardi ed era stata ereditata da Amadio Rosazza che la cedette a don Giulio Barozzi e poi a Fabio Bocchialini (Corrispondenza… 1877). ….”

BIBLIOGRAFIA

CARTEGGIO…  1841;
INVENTARIO… 1851, N. 140;
ELENCO… 1865;

1996 (C. ALESSANDRINI, LAB. SOPR.)
MARIANGELA GIUSTO, IN LUCIA FORNARI SCHIANCHI (A CURA DI) GALLERIA NAZIONALE DI PARMA. CATALOGO DELLE OPERE. IL SETTECENTO, FRANCO MARIA RICCI, MILANO 2000.

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