Jean-Baptiste Joseph WICAR (1762-1834)|Disegno su carta “Diluvio Universale”
Disegno a china e acquerello, Foglio con riportate le attribuzioni sul fronte e sul retro oltre ai timbri di appartenenza alle importanti collezioni Frigerio e DallaBella. L’attribuzione confermata in varie epoche, ha una sicura attinenza stilistica nella fisicità del tratto che nettamente definisce i corpi qui soggetto principale, oltre il tema biblico rappresentato. Fragilità e paura umana sono gli elementi che caratterizzano il disegno ponendo da subito un distinguo tra corpi umani e lucevolontà divina anticipando quello che sembra prender forma come già fosse un Giudizio finale sul destino dell’uomo.
Biografia
Figlio di un falegname, fu allievo della scuola di disegno di Lille, prima di proseguire l’apprendistato nello studio parigino di David. Fece i disegni dei Tableaux, statues, bas-reliefs et camées de la Galerie de Florence et du palais Pitti, pubblicati in 4 volumi a Parigi, dal 1789 al 1807.
Diresse la commissione incaricata del sequestro delle opere d’arte olandesi: l’11 agosto 1794 un primo convoglio lasciava Anversa, per depositare al Louvre le opere di Rubens. Anche abbazie e castelli vennero svuotate di opere d’arte e di mobilia. Con gli stessi compiti, venne anche in Italia dopo la campagna napoleonica e si stabilì a Roma, nel 1800, divenendo un importante ritrattista.
Nel 1806, grazie alle raccomandazioni di Antonio Canova fu nominato direttore dell’Accademia delle belle arti, a Napoli, dove risiedette fino al 1809, e nel 1808 fu fatto cavaliere del Regno delle Due Sicilie, governato da Giuseppe Bonaparte. I rapporti di Wicar con la famiglia del fratello maggiore di Napoleone e con quella di Luciano Bonaparte, furono particolarmente stretti. Tornato a Roma, nel 1809, frequentò spesso le residenze di Luciano a Frascati e a Canino e ritrasse lui, la moglie Alexandrine de Bleschamp e i suoi figli.
Alla sua morte, Wicar lasciò alla Société des Sciences, de l’Agriculture et des Arts di Lilla la collezione di disegni accumulata in tutta la sua vita, composta di circa 1300 opere, soprattutto di scuola italiana
Dimensioni | 44 × 30 cm |
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