Le bugne e le cornici di questi cassetti sono state scolpite e ricavate dal pieno di una tavola scelta di noce massello, non si tratta di formelle sagomate e semplicemente applicate. Questa sorta di esibizionismo di talento artigianale, operando nella maniera più difficile, rappresenta un’epoca nella quale non si guadagnavano followers e neanche tanti danari, ma rispetto e autorevolezza. Oggi a distanza di quasi 3 secoli non sappiamo nulla sull’artigiano ebanista, ma abbiamo la possibilità di avere la tattile percezione della “morbidezza” del legno antico, del sapore della “bella patina” e di poter ancora riporre cose all’interno di questo vecchio “custode” mantovano del XVII sec. meglio conosciuto col nome di Canterano.